Clamorosa sentenza nel duello tra Comune di Como e Carducci, l’associazione che ha sede negli immobili di viale Cavallotti. Immobili che da mesi il Municipio sta reclamando, poiché vorrebbe consegnare quegli spazi al Conservatorio di Como.
La prima sezione del tribunale civile di Como ha emesso un’ordinanza – firmata dal giudice Agostino Abate il 26 maggio – che non lascia spazio a equivoci: il Comune non può sfrattare l’associazione. E deve ora pagare 7.500 euro a titolo di rifusione delle spese della lite.
Di seguito la parte conclusiva della sentenza:
[per questi motivi] (il giudice, ndr)
Accoglie il ricorso;
respinge ogni altra domanda;
conferma definitivamente i provvedimenti cautelari emessi in data 28 ottobre e 20 novembre 2024;
ordina al Comune di Como:
di cessare da qualsiasi attività che cagioni molestia e/o turbativa all’Attività dell’Associazione
Giosuè’ Carducci Pro Cultura Popolare, in particolare di non procedere ad attività di sfratto o di
sgombero, a danno dell’Associazione suddetta degli immobili siti in via Cavallotti civici 5 e 7;
di dare esecuzione all’impegno assunto con l’atto di donazione onerosa del 13 febbraio 1930
concordando con l’Associazione suddetta il regolamento per l’uso delle aule necessarie per la tenuta
dei corsi;
di coordinare preventivamente con l’Associazione, con il suddetto regolamento, la presenza di
altro ente o associazione per l’uso di detti immobili considerando questi ultimi quali sostituti
dell’Istituto Magistrale, originariamente individuato come beneficiario di determinati spazi;
condanna il Comune di Como al pagamento, a titolo di rifusione delle spese di lite, a favore
dell’Associazione ricorrente della somma complessiva di euro 7.500 oltre la maggiorazione del
15% per spese forfettarie, spese documentate e oneri di legge.
Dal nostro sito, la protesta degli studenti del Conservatorio del 27 aprile. CLICCA QUI