“Un ritardo di 49 giorni dopo l’ordinanza per le graduatorie finali è inaccettabile, e i disagi ricadono, ancora una volta, solo sulle famiglie”: il Comitato Como a Misura di Famiglia interviene sul problema delle iscrizioni ai nidi comaschi. Dopo la sospensione della chiusura del Magnolia di via Passeri decisa dal Tar è tutto da rifare. Entro il 14 giugno scorso era prevista la pubblicazione delle graduatorie di ammissione, ma la decisione del Tar, come si legge nella determina del Comune, “fa decadere tutta la programmazione dei posti negli asili nido già predisposta per l’anno 2025-2026”. Già nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione in merito il consigliere comunale del Partito democratico Stefano Legnani, parlando di “una corsa a ostacoli per le famiglie”.
“Abbiamo atteso la celere presa in carico dell’ordinanza da parte dell’amministrazione comunale. – spiegano gli esponenti del Comitato – Soltanto nella giornata del 16 giugno, ben 20 giorni dopo l’ordinanza, il Comune ha riaperto le iscrizioni e posticipato di un mese la pubblicazione delle graduatorie, annunciandole tra il 10 e il 14 luglio. Il Comune facilmente doveva, in questi 20 giorni, procedere con un’immediata registrazione delle nuove iscrizioni ed un ricalcolo veloce delle graduatorie. – proseguono – L’amministrazione non tiene in considerazione i bisogni delle famiglie, per le quali è fondamentale avere tempistiche certe e chiare per un’organizzazione serena delle proprie scelte di vita”.
Secondo gli esponenti del Comitato, “ritardi, incertezze e disagi si riscontrano anche nell’ambito delle altre delibere che riguardano l’organizzazione scolastica, che nei programmi comunali dovevano essere operative da settembre 2025”.
“Chiediamo all’amministrazione di operare con trasparenza, chiarezza e condivisione, – concludono – così come previsto dalla Carta dei Servizi alla Prima Infanzia, mettendo al centro i bisogni delle famiglie e operando per limitare i disagi”.