"Continuare a pubblicare la foto di una donna abbracciata al suo assassino non è informazione: è violenza". Lo scrive su Instagram Chiara Tramontano, sorella di Giulia, alla vigilia del processo d’appello a carico di Alessandro Impagnatiello. L’ex barman è stato condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio pluriaggravato della fidanzata incinta di sette mesi. "È una mancanza di rispetto verso la vittima, la sua memoria, la sua dignità", aggiunge la familiare. "Ogni volta che quella foto appare, non raccontate la verità: la cancellate. Basta spettacolarizzare il dolore, basta umiliare chi non può più difendersi. Questo non è giornalismo. È complicità". Impagnatiello tornerà in aula domattina alle 9.30 con la sua avvocatessa Giulia Geradini, che chiede ai giudici di secondo grado di escludere le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, oltre al riconoscimento delle attenuanti generiche. La sostituta pg Maria Pia Gualtieri dovrebbe chiedere la conferma dell’ergastolo. La mamma Loredana Femiano, il padre Franco, la sorella Chiara e il fratello Mario, assistiti dai legali Giovanni Cacciapuoti e Daniele Cacciapuoti, hanno sempre presenziato a ogni udienza. (ANSA).