(ANSA) – NAPOLI, 18 LUG – "Ormai siamo abituati. Quando arriva la scossa la paura è tanta. Ci chiediamo quanto sia forte e di cosa sia l’inizio, ma dopo un po’ torniamo a rilassarci, sempre che non ci siano stati danni". E’ un misto di fatalismo e rassegnazione l’atteggiamento del cittadino di Pozzuoli che si riprende dallo spavento del terremoto sdraiato sulla spiaggia sotto l’ombrellone. "Qui in spiaggia – spiega il bagnino di un lido nella zona dell’epicentro – la scossa si è sentita molto forte. Ero sotto l’ombrellone, ma poi sono subito corso al bar per vedere se c’era qualcuno che aveva bisogno d’aiuto. Dopo unpo’ la situazione è tornata normale: io sono tornato al mio posto e i bagnanti a prendere il sole". I lidi non sono molto affollati, come pure la spiaggia libera. Un nonno, andato al mare con i suoi due nipotini, ha avuto paura soprattutto per loro. "Abbiamo sentito prima un boato, poi tutto ha cominciato a tremare e loro erano in acquea", racconta all’ANSA. "Li ho subito fatti uscire e abbiamo aspettato che la situazione si calmasse. Ed ora eccoli lì, sono tornati a giocare in mare". "Noi siamo anziani – racconta ancora – e lo conosciamo bene il bradisismo. Ma anche i miei nipotini sono ‘esperti’, a scuola gli hanno spiegato cos’è e come bisogna conviverci". Sulla strada davanti alla spiaggia passa senza sirena un mezzo dei vigili del fuoco, mentre la polizia municipale di Napoli controlla un pezzo di marciapiede che si è rotto. Una donna parla con qualcuno e dice "meno male che non l’hai sentita la scossa, qui è stata fortissima". E si avvia verso il lido. (ANSA).