Albese con Cassano, il suo paese di origine, questa sera ricorderà la figura di Fabio Casartelli a trent’anni dalla sua scomparsa. Il ciclista perse la vita il 18 luglio del 1995 al Tour de France. Il secondo lutto per lo sport comasco nel giro pochi giorni: il 9 luglio, infatti, a Colico era morto durante una gara di velocità il campione di sci nautico Toto Caimi.
Casartelli, con la maglia della Motorola al Tour 1995 era compagno di squadra di Lance Armstrong. Il campione olimpico di Barcellona – che era nato nel 1970 – morì dopo una caduta nella quindicesima tappa, nella discesa del Col du Portet-d’Aspet, dove ora un monumento lo ricorda. Proprio Armstrong, pochi giorni dopo, a Casartelli dedicò il successo nella frazione di Limoges.
Questa sera ad Albese alle 20 ci sarà una commemorazione davanti al monumento che ricorda Fabio, poi alle 20.15 è prevista la messa di suffragio.
La vittoria alle Olimpiadi
In questo momento di ricordo e dolore è giusto anche menzionare il momento più bello della carriera di Fabio Casartelli. Il 2 agosto del 1992, il corridore di Albese con Cassano conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona. Fabio fu aiutato dalla magistrale tattica di quel giorno della squadra azzurra, gestita da Giosuè Zenoni. Fondamentale il lavoro di Davide Rebellin e Mirko Gualdi, che fecero da apripista alla fuga decisiva finale del comasco con l’olandese Erik Dekker e il lettone Dainis Ozols. Poi lo scatto finale con la vittoria della medaglia d’oro sul traguardo di Sant Sadurní d’Anoia, località ad una quarantina di chilometri da Barcellona.
