Emergenza radio e tv locali: il grido dall’allarme arriva dalle sigle di categoria, Associazione Tv Locali – Confindustria Radio TV, Aeranti Corallo e Alpi, rappresentate da Maurizio Giunco, Marco Rossignoli e Simonetta Montrone.
“A sorpresa – scrivono i tre presidenti – è arrivata una significativa riduzione, di oltre il 14% rispetto all’anno precedente, delle risorse destinate ai contributi per le emittenti televisive e radiofoniche locali previsti dal DPR n. 146/2017 per l’anno 2025”.
Gli stanziamenti complessivi disponibili per le radio e tv locali – commerciali e comunitarie – ammontano a 111,6 milioni di euro: si tratta, spiegano le associazioni, di un calo significativo rispetto agli anni precedenti. Basti pensare che nel 2024 queste risorse superavano quota 130 milioni, e l’anno precedente sfioravano i 136.
Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Televisioni, Aeranti-Corallo e Alpi manifestano “forte preoccupazione” e chiedono alla Presidenza del Consiglio e alle forze politiche di intraprendere le misure necessarie per ripristinare le risorse tagliate inaspettatamente e in maniera insostenibile. “Le imprese del settore – si legge ancora nel comunicato – affrontano sfide significative quotidiane per rimanere competitive in un mercato dominato da soggetti di grandi dimensioni con risorse enormi. Svolgono un ruolo cruciale nel panorama informativo e culturale del Paese. Tuttavia, la loro capacità di operare è ora colpita dai drastici tagli ai finanziamenti”. Dalle associazioni, poi, una forte critica al ministero delle Imprese e del Made In Italy (Mimit), che eroga queste risorse. Le tre sigle parlano addirittura di “assenza di interlocuzione politica con il Mimit. L’assenza di un sottosegretario con delega alle comunicazioni, si traduce nella mancanza di supporto da parte di un ente governativo fondamentale nel promuovere e difendere le realtà economiche locali. Tutto ciò – concludono le associazioni – è preoccupante e lascia gli operatori del settore in una situazione di vulnerabilità”.
Associazione TV Lovali di Confindustria Radio TV, Aeranti Corallo e Alpi chiedono infine che le istituzioni competenti riconoscano l’importanza delle imprese radiofoniche e televisive locali e agiscano prontamente per garantire il loro sostegno economico.