Con un decreto del 25 luglio scorso, Regione Lombardia ha validato la convenzione quadro, sottoscritta lo scorso marzo da CGIL Como, CISL dei Laghi, UIL Lario, Provincia di Como, associazioni datoriali ed enti del Terzo Settore, che riguarda l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità con maggiori fragilità, attraverso l’affidamento di attività a cooperative sociali di tipo B da parte delle imprese soggette agli obblighi della Legge 68/99.
“È uno strumento che rappresenta un’opportunità reale per il territorio. – spiegano i sindacati – Permette alle aziende di adempiere agli obblighi di assunzione previsti dalla legge, inserendo persone con disabilità in attività esternalizzate a cooperative sociali qualificate. Il testo firmato presenta elementi importanti. – sottolineano i rappresentanti comaschi di Cgil, Cisl e Uil – Innanzitutto il rispetto esplicito dei contratti collettivi nazionali a garanzia di condizioni di lavoro regolari e dignitose. Poi l’introduzione di un criterio economico di congruità che lega il valore della commessa al reale costo del lavoro e della produzione, prevenendo abusi a scapito dei lavoratori. Infine, la qualità del sistema cooperativo. Importante anche il ruolo attivo della Provincia di Como, che mantiene – attraverso il Collocamento Mirato – una funzione pubblica di regia e verifica in ogni fase. CGIL, CISL e UIL non staranno a guardare: eserciteranno una vigilanza attiva, concreta e intransigente, per impedire che l’obbligo di assunzione diventi una scusa per lavoro precario”.