(ANSA) – ROMA, 26 MAG – Una riserva che possa attingere anche a "personale privo di pregresse esperienze militari", lo stanziamento di dieci miliardi di euro per raggiungere il 2% del Pil per la spesa militare e un peso specifico superiore all’interno della Nato. Sono questi alcuni dei punti cardine del piano della Difesa – anticipato dal Fatto Quotidiano e dal Messaggero – che è sul tavolo del ministro Guido Crosetto. Un report di 33 pagine che mette nero su bianco quali saranno i prossimi obiettivi di via XX settembre, alla luce anche di un nuovo piano di comunicazione che possa creare la cosiddetta "cultura della difesa". Il documento, datato 8 maggio 2025, prevede obiettivi tra cui lo sviluppo del termine Difesa che passa da eventi, iniziative editoriali, collaborazioni, patrocini e campagne di comunicazione. Tra gli obiettivi del ministero ci sono anche delle novità del 2025 che delineano il programma di Crosetto da qui a fine legislatura. La possibilità di estendere una riserva militare per rispondere alle carenze delle forze armate per contrastare gli "effetti dell’invecchiamento del personale militare". Nel documento si parla esplicitamente di "revisione dello strumento della riserva" che coinvolga anche personale "privo di pregresse esperienze militari". Infine, a proposito del rapporto con la Nato il ministero della Difesa spiega che l’Italia dovrà assumere un maggiore ruolo nelle decisioni sulle missioni all’estero smettendo di essere solo una troops contributing nation (nazione contributrice di truppe) rispettando gli impegni in termini di investimenti: per Crosetto è necessario arrivare al 2% (10 miliardi) nonostante sia un obiettivo "impegnativo" e solo attraverso lo "scorporo dai vincoli di bilancio europei". (ANSA).