In occasione della XIV edizione delle Giornate FAI d’Autunno, in programma questo fine settimana, Como spalanca eccezionalmente le porte dell’Asilo Sant’Elia, capolavoro del razionalismo italiano firmato da Giuseppe Terragni. Un’opportunità unica per scoprire – o riscoprire – uno degli edifici più innovativi e poetici del Novecento.
Oggi chiuso al pubblico e in attesa di un importante progetto di restauro, l’Asilo Sant’Elia continua ad attirare decine di visitatori ogni volta che viene eccezionalmente riaperto. A richiamarli non è solo il suo straordinario valore architettonico, ma anche – in particolare per molti comaschi – un profondo legame affettivo, legato ai ricordi e alla memoria collettiva degli abitanti.
L’edificio, realizzato negli anni Trenta per il quartiere operaio di San Rocco, rappresenta uno degli esempi più alti di architettura scolastica moderna: sviluppato su un unico piano, a forma di U, con grandi vetrate e spazi pensati per favorire la didattica all’aperto e il benessere dei bambini.
Abbandonato dal 2019, l’asilo è stato al centro dell’attenzione grazie ai 7.531 voti raccolti al censimento de “I Luoghi del Cuore” del FAI, che hanno riportato in primo piano la necessità di restituire alla città questo straordinario esempio di patrimonio architettonico e pedagogico.
“Questa apertura straordinaria è un invito a conoscere, ma anche ad agire. L’Asilo Sant’Elia non è solo un bene culturale: è una promessa educativa che merita una nuova vita,” ha dichiarato Marco Magnifico, presidente del FAI.
Durante le visite – a contributo libero – sarà possibile esplorare gli spazi interni e il giardino, accompagnati dai racconti dei volontari e dagli approfondimenti curati dal FAI.
Le Giornate FAI d’Autunno 2025 coinvolgeranno oltre 700 luoghi in 350 città italiane.
In provincia, aperti per l’occasione anche Villa Clerici a Erba e la scuola d’Arte di Cabiate.
L’elenco completo e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.giornatefai.it