Il sindaco di Campione d’Italia Roberto Salmoiraghi chiede aiuto anche al governo uscente per salvare il comune, sull’orlo del tracollo finanziario e alle prese con la richiesta di fallimento del Casinò avanzata dalla Procura di Como. Il primo cittadino è a Roma per una serie di incontri ai ministeri dell’Economia e degli Interni.
Per il futuro dell’enclave sono giornate cruciali. Con il mese di febbraio dovrebbe scattare il piano di tagli messo a punto dallo stesso sindaco per ridurre le spese. Il 7 febbraio prossimo poi, il primo cittadino dovrà comparire davanti alla Corte dei Conti. <Le elezioni sono imminenti e le Camere sono ormai sciolte, ma ho voluto comunque iniziare con una serie di incontri a Roma per esporre la difficile situazione di Campione – spiega lo stesso Salmoiraghi – Ho trovato funzionari e dirigenti già ben informati della situazione e una grande disponibilità ad affrontare e risolvere i problemi. E’ chiaro che il discorso dovrà essere ripreso dopo le elezioni, quando ci sarà stata anche la sentenza del Tribunale di Como>.
L’udienza in Tribunale a Como per valutare la richiesta di fallimento della casa da gioco dell’enclave è fissata per il 12 marzo prossimo e la prossima settimana ci sarà un’assemblea dei soci del Casinò per fare un punto della situazione proprio in vista dell’appuntamento in Tribunale. Prima però, il primo cittadino dovrà affrontare la Corte dei Conti. <Siamo stati convocati per il 7 febbraio – dice Salmoiraghi – Credo che si tratterà di spiegare come vogliamo gestire e affrontare questa situazione di crisi>.
Il sindaco ribadisce la volontà di procedere con i drastici tagli decisi per risanare il disastroso bilancio del Comune di Campione. <Siamo già partiti con un primo intervento che prevede lo spostamento di sei agenti della polizia locale al Casinò per occuparsi della sicurezza, evitando di proseguire con un appalto esterno – dice Salmoiraghi – Il piano di sacrifici annunciato recentemente poi per quanto mi riguarda continua. Le decisioni sono prese e mi auguro che potremo procedere anche in accordo con il sindacato. I tagli sono l’unica possibilità per salvarci>.