Riorganizzazione di Poste Italiane, con chiusure e aperture a giorni alterni: un duro colpo per il turismo e le attività produttive secondo la Provincia di Como che va all’attacco e spiega punto per punto perché sul Lario il piano proposto non va bene. “Una difesa dettata non dal campanilismo, ma da precise necessità economico-sociali dei territori interessati” spiegano il presidente Maria Rita Livio e il consigliere Maria Grazia Sassi, al termine della riunione a Villa Saporiti con i sindaci interessati dal progetto di taglio delle sedi che per la provincia di Como prevede la chiusura di 4 uffici (Camnago Faloppio, Bulgorello, Como 3, Tremezzo) e l’apertura a giorni alterni di altre 18 sedi. Un incontro che ha permesso di capire quali conseguenze avrà il piano di riorganizzazione per mettere a punto un rapporto dettagliato che verrà inviato prima in Regione e poi alla stessa azienda.