Porlezza e il bacino comasco del Lago di Lugano non avranno il collegamento giornaliero con il battello da Lugano. Resta confermato il taglio deciso in modo unilaterale dalla Navigazione della città ticinese. E a nulla sembra essere servito l’incontro di giovedì scorso tra i dirigenti dell’azienda di trasporto e i sindaci dei Comuni del ramo comasco del Ceresio. In un comunicato stampa diffuso oggi si parla genericamente della «volontà di collaborare fattivamente al rilancio e alla promozione del bacino della provincia di Como» e di «valutare le misure da intraprendere insieme per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo».
Quali siano queste misure non è stato detto. Il Corriere di Como ha interpellato i sindaci di Porlezza e di Claino con Osteno, Sergio Erculiani e Giovanni Bernasconi, che però non hanno voluto dire niente di più, rimettendosi a quanto scritto nel comunicato. Si può soltanto affermare con certezza che sia Porlezza sia Claino hanno delegato l’autorità di bacino del Ceresio «per un ulteriore incontro nel quale dovranno essere sviluppati in termini concreti e organici tre concetti di base: soluzione a breve per la stagione 2019; soluzione in prospettiva per la stagione 2020; progetti a lungo termine». Non è chiaro il motivo per cui questi «concetti» non siano stati illustrati e spiegati all’opinione pubblica in modo esplicito. In ogni caso, è alla fine evidente come il risultato della riunione di giovedì sia stato totalmente interlocutorio. La Navigazione ha infatti «confermato il proprio impegno a sviluppare un sempre più efficace servizio» ricordando però di doversi «confrontare con una complessa organizzazione delle attività che deve tenere conto delle risorse», delle «esigenze effettive del territorio» e dei «dati statistici».