Tutto in pochi istanti. “Abbiamo visto che litigava e poi che veniva verso di noi. Poco dopo è caduto a terra privo di sensi. E’ durato un attimo” questo quanto hanno raccontato gli amici di Hans Junior Krupe che si trovavano con lui a Veniano domenica sera.
I giovani, comprensibilmente sotto shock, sono stati sentiti in queste ore dai carabinieri della compagnia di Cantù che stanno indagando sull’ omicidio avvenuto intorno alle 22.20. Hans, 25enne, al momento della lite mortale, era da solo, accanto alla fontanella del campo sportivo appena fuori dagli spogliatoi. L’uomo accusato del delitto era poco lontano. Non si conoscevano, né si erano mai visti. La lite sarebbe partita per uno schizzo d’acqua. Forse più di uno. Per l’arrestato, Gabriele Luraschi, domani sarà il giorno dell’interrogatorio di convalida davanti al gip, sarà assistito dal suo legale Roberto Colombo.
Il 47enne di Fenegrò, che era al parco con la moglie e i due figli piccoli, di 11 e 7 anni, non solo ha litigato con il ragazzo, ma ha anche estratto dalla tasca un coltello a serramanico.
«Lo portavo sempre con me», avrebbe detto a chi lo interrogava. A conferma di ciò ci sarebbe una segnalazione risalente agli anni 90 proprio per il porto di oggetti atti ad offendere.
L’arma usata è un coltello a serramanico, di quelli con la lama che deve essere aperta a mano, con un gesto volontario. Un gesto quindi che il 47enne avrebbe compiuto nei pochi attimi passati dalla lite alla colluttazione nel parco di Veniano. L’incarico per l’autopsia è stato affidato stamattina dal pubblico ministero di turno in procura a Como, il sostituto Pasquale Addesso. Già si sa che il fendente non è stato uno solo. Per almeno due volte il braccio dell’uomo ha colpito il 25enne, forse anche di più, anche se molte lesioni sarebbero superficiali. L’arma è stata posta sotto sequestro, consegnata spontaneamente dall’arrestato quando i carabinieri sono arrivati a suonare alla sua porta, nemmeno un’ora dopo il fatto. L’accusa parla di omicidio volontario aggravato sia dalla presenza di minori, sia dai futili motivi che stanno all’origine del diverbio. Viene contestato anche il porto abusivo d’arma bianca.
Contro di lui anche le testimonianze degli amici di Hans, e le telecamere che l’hanno ripreso prima e dopo l’accaduto, allontanarsi dal parco di Veniano in compagnia della sua famiglia ora distrutta al pari di quella della povera vittima.