Da lunedì 15 giugno la Svizzera riaprirà le sue frontiere e tutti valichi con gli Stati dell’area Schengen, Italia compresa, e il Regno Unito, una decisione che le autorità della Confederazione hanno stabilito dato il miglioramento della situazione legata al coronavirus.
Decadono così tutte le restrizioni all’entrata, compreso il divieto per i cittadini elvetici di importare beni per uso privato acquistati durante un viaggio effettuato esclusivamente per fare shopping.
L’Amministrazione federale delle dogane (AFD) continuerà a eseguire la sua attività di controllo in particolare per impedire il contrabbando e la criminalità transfrontaliera, e ricorda comunque, che fino al 15 giugno l’ingresso in Svizzera è permesso soltanto in casi eccezionali.
L’apertura unilaterale della frontiera con l’Italia terminerà dunque insieme a quella degli altri stati membri dell’Unione, permettendo ai cittadini italiani e comaschi di varcare il confine elvetico, e ricongiungersi così con i propri cari.
Per la provincia di Como il ritorno degli svizzeri, è atteso anche per dare un nuovo impulso all’economia del territorio –almeno questo è l’augurio di commercianti ed esercenti- in fase di lenta ripresa.