La lanternata cinese finisce in Tribunale: una persona è stata denunciata a piede libero dalla polizia di Como. Avrebbe organizzato, lo scorso 7 giugno, una manifestazione non autorizzata nel corso della quale erano state lanciate in aria centinaia di lanterne cinesi, fatte di carta e fiamma. Alcune lanterne infuocate, le prime, erano finte sugli alberi, altre erano planate sul tetto di tela di un chiosco delle giostre, bucandolo. Erano intervenute squadre di polizia e di vigili per contenere i tremila partecipanti e limitare il lancio delle lanterne.
Il giorno seguente, polizia locale e questura avevano subito iniziato a cercare di rintracciare l’organizzatore, individuato nelle scorse ore dalla polizia postale.
Sono dovuti intervenire infatti i poliziotti esperti di informatica, perché il promotore dell’iniziativa aveva cercato di cancellare le tracce dell’evento su Facebook eliminando anche il proprio profilo.
Tracciando però le connessioni internet, gli agenti della Polizia Postale sono risaliti all’uomo: è pubblicitario 28enne comasco, denunciato per istigazione alle accensioni pericolose e per aver promosso una manifestazione senza darne preavviso al Questore. Il giovane avrebbe utilizzato anche la connessione internet dell’ufficio, ma l’agenzia per la quale lavora risulta per ora estranea ai fatti. Il 28enne pubblicitario è difeso dall’avvocato Simone Gatto. “Aspettiamo che si chiudano le indagini per capire meglio i dettagli della vicenda”, è il commento del legale comasco.
Nella foto, in alto: il tetto di un chiosco bucato da una lanterna infuocata