La notizia del fallimento della Olmetto Spa, storica azienda tessile di Maslianico, arriva in un momento in cui, molti indicatori economici, disegnano una curva di ripresa. Nel quarto trimestre del 2014 la produzione industriale comasca è aumentata dell’1,4%. La produzione dell’artigianato è tornata a crescere di un timido 0,8%, dopo una lunga sequenza di trimestri problematici. Anche le esportazioni comasche, nel corso del 2014 sono cresciute del 2,7%. Un aumento superiore a quello nazionale e doppio rispetto a quello lombardo.
Quindi è lecito chiedersi in che modo le condizioni favorevoli descritte da questi numeri si concilino con una realtà economica che presenta ancora forti sofferenze. <La Olmetto – spiega Gerardo Larghi, segretario generale della Cisl dei Laghi – era un’azienda in difficoltà. Nessuno si augurava che arrivasse al capolinea, soprattutto per gli ottanta lavoratori coinvolti, ma questa vicenda non è indicativa dello stato di salute della nostra economia>.
Graziano Brenna – vicepresidente di Unindustria Como – concorda con Larghi. <Le difficoltà della Olmetto erano note, anche se nessuno si sarebbe aspettato un epilogo così rapido e doloroso>. Brenna invita poi a diffidare da chi annuncia con toni trionfali la ripresa dell’economia. <Le esportazioni crescono e questo non sorprende, è naturale in un territorio votato all’export. L’aria è diversa rispetto all’apice della crisi, ma non condivido assolutamente alcune esaltanti dichiarazioni sul tessile che traina l’economia lariana>.