Sono 750mila i pendolari che ogni giorno, per motivi di studio o lavoro, viaggiano a bordo dei treni lombardi, raggiungendo punte di 800mila nei giorni feriali. Sono i dati dell’annuale rapporto Pendolaria di Legambiente, che fotografa la situazione del trasporto ferroviario in Italia e di come sta cambiando la mobilità nelle città e nelle regioni. Quindici le linee lombarde tra le 30 più frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri e tra queste anche la tratta Rho-Chiasso-Como-Milano su cui viaggiano giornalmente 37mila pendolari, la linea Milano-Saronno-Como che raggiunge quota 28mila, Milano-Seveso-Mariano-Camnago con 41mila viaggiatori giornalieri e infine la linea che collega Milano-Seveso-Asso a 22mila. In totale sono 128mila i pendolari che ogni giorno usufruiscono delle quattro linee ferroviarie della provincia di Como. Oltre alla crescita di passeggeri, il report rimarca l’aumentare dei disagi e ricorda le 150 corse giornaliere sostituite con bus a partire da dicembre 2018. “Già l’anno scorso avevamo sottolineato quanto la situazione fosse arrivata al limite – dice la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto – Ad oggi però non sembra che gli interventi correttivi si stiano dimostrando efficaci. I comitati pendolari lamentano disservizi e treni soppressi nelle fasce orarie più affollate. Il viaggio verso il luogo di lavoro e il ritorno a casa diventano una vera Odissea”. Legambiente elenca anche gli interventi che ritiene necessari sul territorio regionale: “La nostra regione viaggia a due velocità – continua Meggetto – Crescono le differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti che collegano Milano con le altre città e chi nel resto della regione è costretto ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti”.