“I casi sospetti sui quali sono stati fatti i controlli in Lombardia sono già oltre 30 e al momento tutti i test hanno dato esito negativo. La situazione è in continuo aggiornamento e il sistema è in grado di rispondere in modo adeguato”. Il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera oggi hanno fatto il punto della situazione sull’allarme coronavirus cinese, che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elevato a emergenza globale.
Ieri sono stati accertati i primi due casi in Italia. I malati sono cinesi arrivati da Wuhan, il focolaio dell’epidemia, per una vacanza in Italia. Erano atterrati all’aeroporto di Milano Malpensa il 23 gennaio scorso. “Dopo tutti i necessari accertamenti, il ministero della Salute ci ha comunicato ufficialmente che non c’è alcun coinvolgimento della Lombardia nel caso dei due pazienti ricoverati a Roma – ha spiegato Attilio Fontana – I due turisti sono atterrati a Milano ma poi si sono subito spostati a Roma. Il ministero ci ha confermato che non è necessario rintracciare eventuali contatti né attivare alcuna sorveglianza per questo caso specifico nella nostra regione”.
“Per i casi sospetti – ha spiegato Gallera – i centri di riferimento hanno test specifici in grado in 3-5 ore di fornire una risposta sicura. Abbiamo definito protocolli precisi per la presa in carico. Ricordo che chi fosse rientrato dalle zone a rischio e manifestasse i sintomi, febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie, deve chiamare il proprio medico che attiverà poi il 112. Interverrà quindi un’ambulanza che, sempre rispettando le indicazioni del caso, trasporterà il paziente in uno dei 15 reparti di malattie infettive individuati come riferimenti per l’emergenza”. “Fino a questo momento non abbiamo avuto alcun caso – ha concluso Gallera – ma siamo pronti a gestire qualsiasi situazione si dovesse verificare. Continuiamo la nostra vita, non c’è bisogno di creare allarmismi, il sistema è attrezzato a far fronte all’emergenza”.
Intanto aumentano i timori per le ripercussioni economiche dell’epidemia mondiale. L’Italia ha bloccato i voli da e per la Cina. Martedì un primo banco di prova sugli effetti del coronavirus si avrà con l’apertura di Milano Unica. Il salone italiano del tessile abitualmente ha moltissimi visitatori provenienti dalla Cina e il timore è di un forte calo dei buyer del Dragone.
Tra psicosi e prese di posizione surreali, oggi a Como e Cantù c’è da registrare il blitz di Forza Nuova, con volantini contro i prodotti cinesi affissi sui negozi etnici.