Nelle Faq sulla Fase 2 pubblicate sul sito ufficiale del governo si legge, testualmente: “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione“.
Ma i sindaci della provincia di Lecco ribadiscono i loro divieto – tradotto in ordinanze – agli spostamenti per iniziare l’attività sportiva. “I Sindaci della Provincia di Lecco ritengono opportuno precisare che non si sta consumando uno scontro istituzionale o, per dirla semplicisticamente, un tutti contro tutti – scrivono in una nota – Dopo aver analizzato minuziosamente l’ultimo Dpcm è chiaro, almeno a noi Sindaci lecchesi, che i motivi per cui è ammesso lo spostamento sono tassativi e sono elencati nell’articolo 1 lettera A e precisamente: necessità, salute, lavoro e visita ai congiunti. Il medesimo Dpcm alla successiva lettera F consente l’attività motoria non limitandone più lo svolgimento nei pressi della propria abitazione. Leggendo in modo coordinato i due paragrafi dell’articolo 1 lo spostamento, inteso in auto o con altro mezzo equivalente, per raggiungere un altro luogo per svolgere attività motoria non è ricompreso”.
In altre parole, i sindaci – pur sostenendo che non si tratta di scontro istituzionale – di fatto contestano e smentiscono l’interpretazione del Dpcm del governo.