Il 3 giugno – con limiti che devono essere ancora stabiliti – ci si potrà probabilmente spostare al di fuori dei confini regionali.
Difficilmente, però, si potrà varcare la frontiera tra Italia e Svizzera (oggi possono farlo solamente i frontalieri).
Due esponenti politici ticinesi di primo piano, infatti, hanno gelato le aspettative ai due lati del confine.
Ai microfoni di TeleTicino, se Ignazio Cassis – consigliere federale – si è mostrato prudente, il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi non ha usato mezzi termini.
“La misura unilaterale del governo italiano non è stata discussa con noi o con l’Europa – ha detto – Probabilmente la mobilità interna all’Unione Europea verrà estesa e ampliata il 15 giugno, dodici giorni dopo la data indicata da Conte. Se l’Italia aprirà il 3 giugno non significa che lo farà anche la Svizzera. Anzi, certamente la Svizzera non aprirà”.
Cassis, sempre ai microfoni di TeleTicino, è stato invece più diplomatico. “Queste decisioni vanno concordate, una frontiera è composta da due Stati. C’è sempre la possibilità teorica di una decisione unilaterale, ma ha senso valutare la situazione con gli Stati confinanti”.
Infine, sulle vacanze – gli svizzeri sono ottimi clienti del turismo italiano – il consigliere federale ha invitato alla prudenza: “Per quest’estate penserei alla Svizzera”.
Certo che il premier Conte ha mancato di tatto, di rispetto e savoir faire, avrebbe dovuto chiamare prima di tutti il sig, consigliere federale sig, Cassis e poi il sig, Gobbi presidente del consiglio di stato e chieder loro se erano d’accordo o contrari alla ipotesi di apertura!
poi magari avrebbe dovuto comunicare ai supermercati Bennet, Iperal, Gran Mercato, etc. etc. che, probabilmente, i clienti svizzeri, per quest’estate, continueranno a fare la spesa alla migros, Aldi e coop ticino
sì ok Conte avrebbe potuto consultarsi con i nostri onorevoli, i quali però potrebbero a loro volta consultarsi con il popolo ticinese che non aspetta altro che poter tornare in Italia a far la speza e le vacanze al mare…, ci consigliano di preferire la Svizzera, tra non molto per mancanza di danaro andremo da loro a chiedere vitto e alloggio e nel caso avessero una piscina andrei volentieri a farci un tuffo😂
Come possiamo fare abbiamo uno zio di 98 anni a Neuchatel che non vediamo ormai da capodanno….ha solo noi due nipoti e teme data l’eta’ e i malanni…di non poterci piu’ rivedere!!
È meglio attendere prima di riaprire con l.Italia che ha ancora molti contagi
In ticino iniziamo a non poterne più del divieto di andare in Italia visto quanto ormai permettono in suolo svizzero
Ci stanno prendendo in giro vogliono solo che non spendiamo soldi in Italia. Durate la chiusura i supermercati hanno avuto un aumento dal 45 al 51 %. Dicano almeno la verita
I frontalieri che sono adepti del dio danaro possono entrare e non limitarsi a lavorare (come è sacrosanto) ma anche a fare shopping al fox town ad esempio… (visto io diverse auto con targa italiana negli spazi NON dei dipendenti… e anche visto diverse persone salirvi a bordo munite di borsette e sacchetti), io, cittadino svizzero, posso tranquillamente girarmi la Svizzera in auto (percorrendo quindi centinaia di KM ed entrando in contatto con un numero esponenziale di persone) ma non posso recarmi nella vicina provincia di Varese per fare visita ai miei genitori o ad una coppia di amici…
… vuoi vedere che il virus è intelligente, e quindi molla i frontalieri davanti alla sbarra della dogana, per poi riprenderli con sè quando rivarcano il confine per rientrare in Italia? E lo stesso virus invece, di fronte ai frontalieri “della spesa”, si comporterebbe al contrario… subdolo vero?
…sono veramente disgustato dall’ipocrisia di certi politicanti, che fanno populismo in modo becero ed evidente… Mi ricordano tanto quei personaggi che urlavano “prima i nostri”, salvo poi riempire le proprie fabbriche, aziende, cantieri, postriboli… di persone provenienti da oltre confine…