Otto su dieci tra i docenti e gli operatori delle scuole di Como e Varese hanno aderito alla campagna volontaria di screening per il Covid 19. L’Ats Insubria ha già effettuato oltre 10mila dei test sierologici previsti e le persone risultate positive sono il 2,3%. In questi casi è obbligatorio il tampone e tutti, fino a questo momento, hanno dato esito negativo.
La campagna gratuita è rivolta al personale docente e non docente delle scuole pubbliche, private e paritarie e degli asili nido. Complessivamente, si tratta di circa 30mila persone tra le due province che fanno capo all’Ats Insubria. Dirigenti scolastici e responsabili di istituti e scuole hanno raccolto le adesioni del personale, pari all’80% circa del totale. Ats esegue poi i test, che per la provincia di Como vengono effettuati all’ex San Martino in via Castelnuovo. Complessivamente sono già stati effettuati 10.537 test e la campagna proseguirà nei prossimi giorni.
“La considerevole partecipazione del mondo della scuola allo screening sierologico – spiega Marco Magrini, dirigente dell’Ats Insubria coordinatore dello screening – ci ripaga dell’impegno profuso per allestire le tre postazioni, che dal 24 agosto, stanno lavorando a ritmi sostenuti. I primi dati elaborati evidenziano la positività al test rapido di un numero esiguo di soggetti, pari al 2,3% di coloro che hanno aderito volontariamente al programma”.
Per i positivi è obbligatorio il tampone per la ricerca molecolare del Sars-Cov2. “Ad oggi – spiega Magrini – su 239 tamponi effettuati, sono pervenuti 189 referti e nessuno è risultato positivo, ovvero in grado di trasmettere l’infezione”.
I test possono essere eseguiti anche dai medici di medicina generale che hanno aderito al progetto e chi non avesse risposto alla campagna di screening può ancora farlo.