L’emergenza Covid dopo aver imposto un lungo stop alle società sportive ora frena e complica la ripartenza. Ad essere in difficoltà sono tutte quelle realtà che si allenavano nelle palestre delle scuole comunali e il problema riguarda tutto il territorio lariano: dalla città alla provincia. La conseguenza concreta è che molti bambini, ragazzi ma anche adulti, sono ancora fermi e non hanno ricominciato corsi e allenamenti. Pallavolo, basket, karate ma anche lezioni di aerobica e danza.
Da Rebbio ad Albate, passando per gli altri quartieri le criticità ci sono. A Como lo scorso 16 settembre si è tenuta una riunione tra Comune e associazioni sportive mentre una decina di giorni prima era toccata ai presidi, a tutti è già stata inviata una bozza di protocollo per definire come muoversi. “Pur consapevoli delle difficoltà per i dirigenti scolastici, abbiamo chiesto di trovare una soluzione per poter rispondere a questa necessità di spazi” ha spiegato l’assessore allo Sport di Palazzo Cernezzi, Marco Galli. “Le associazioni hanno già detto sì, attendiamo le risposte delle scuole, al momento abbiamo un solo nullaosta da parte di una sola preside – ha aggiunto Galli – abbiamo sollecitato risposte celeri e confido nello spirito di collaborazione e nel rispetto delle regole da parte di tutti”.
Nella bozza di protocollo – nella quale potrebbero ancora essere inserite osservazioni se qualcuno ne avesse da aggiungere – vengono contemplati tutti i passaggi che finirebbero in capo alle società: dalla sanificazione e igienizzazione degli ambienti, alla regolare registrazione dei presenti fino alla misurazione della febbre.
I presidi, dal canto loro, hanno la responsabilità degli edifici e quindi hanno bisogno di garanzie.
Nel mezzo ci sono centinaia di atleti fermi in attesa di poter ripartire.