Un’altra tegola si abbatte sulla piscina di Muggiò. Ora si scopre che deve essere affidato l’incarico ad un soggetto esterno affinchè svolga una perizia per verificare le condizioni dell’impianto nel suo insieme. L’esito sarà determinante, in un senso o nell’altro. Ottimisticamente potranno emergere ulteriori lavori che potranno essere eseguiti nelle prossime settimane per poter arrivare a una riapertura entro la fine di ottobre. Ma se il documento traccerà un quadro impietoso va da sé che la riapertura potrebbe anche non avvenire.
Sono due gli assessorati coinvolti nella partita. Da una parte lo Sport, guidato da Marco Galli, dall’altra i Lavori Pubblici, in carico a Pierangelo Gervasoni. Il primo ha spiegato che le risorse sono state messe sul piatto affinchè il secondo possa procedere. Resta da capire quanto ci vorrà con la procedura. E – per chi guarda la situazione dall’esterno – sono legittimi i timori.
“Le lungaggini ci sono state e temo ci saranno ma spero di poter leggere buone notizie dalla perizia e di poter arrivare a riaprire entro fine ottobre” – ha detto Galli ammettendo collaborazione tra i due assessorati. Bisogna ora vedere quanto impiegheranno gli uffici per arrivare ad affidare l’incarico.
Se tutto procedesse senza intoppi, ma il condizionale è d’obbligo, una volta redatta la perizia e avute rassicurazioni sui lavori da portare avanti, si potrebbe sottoscrivere la convenzione annuale con Csu, Como servizi Urbani, partecipata del Comune che, a spese dell’amministrazione procederà con gli ultimi interventi di ripristino per poi arrivare finalmente a riempire la vasca. “Mi rendo conto che questa è la migliore delle ipotesi, mi auguro possa andare così per i tanti atleti che aspettano di tornare ad allenarsi” ha concluso Galli.