“La scuola è sicura. Il problema non è in classe”: la pensano così i presidi comaschi, che comunque si stanno organizzando a fatica per mettere in pratica quanto contenuto nell’ordinanza firmata ieri dal governatore lombardo Attilio Fontana, che prevede, da lunedì 26 ottobre, la didattica a distanza per le scuole superiori, a eccezione delle attività di laboratorio e con particolare attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali.
Le prime settimane di attività in presenza sono state un banco di prova per le misure di sicurezza messe in campo. Il problema non è la scuola, secondo i presidi comaschi, ma tutto il sistema che vi ruota attorno, dal nodo trasporto pubblico ai comportamenti giovanili al di fuori degli istituti.