Anche sul Lario c’è chi ricorda Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh scomparso lo scorso venerdì a Roma all’età di settantadue anni. Ieri, l’ultimo saluto nella Capitale, al componente della band con i suoi compagni di vita e di musica per mezzo secolo: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli. Ma a celebrarne la memoria anche alcuni cari amici comaschi.
<<Stefano era un grande professionista, un esempio di dedizione alla musica e alla sua band – racconta Filadelfo Castro, musicista e produttore comasco – Era una persona di un’intelligenza e di una correttezza disarmante, dotata di rara visione verso il futuro. Ricordo di un bellissimo viaggio con lui a Sogia, in Bulgaria, dove gli presentai una carissima amica che organizzò la promozione e la realizzazione di alcune esibizioni dei Pooh. Sono vicino ai suoi colleghi, in particolare a Dodi e Riccardo, che stanno lavorando con me e che so essere davvero distrutti per la perdita del “fratello”>>.
A rievocare gli anni di collaborazione ventennale è anche l’agenzia comasca Mekko, ai tempi conosciuta come MeroniComunicare. <<Ciao Stefano – si legge sulla pagina Facebook – sei stato con i Pooh un prezioso compagno di viaggio e di lavoro per tutti noi di Mekko>>. In una pagina web è riassunta la storia del lungo cammino di cooperazione iniziato negli anni Novanta con il disco “Amici per sempre“: <<Nel 1996 Mekko ha incontrato i Pooh per realizzare la traccia cd-rom di “Amici per sempre“, il disco del loro trentennale>>. Prosegue ancora la nota: <<Si tratta soprattutto della storia di una complicità cominciata con un colpo di fulmine che ci ha portato a fare vent’anni di strada con i Pooh. Siamo compagni di avventura fin dai primi passi, mossi agli arbori della multimedialità. La nostra storia comune parla di emozioni ancora accese negli occhi di chi ha vissuto successi determinati dal coraggio, e anche dall’incoscienza, di uscire dagli schemi per vedere il mondo con occhi nuovi e trasformarlo giorno per giorno>>.