Il nuovo Palasport di Muggiò resta un miraggio. “L’inizio dei lavori non potrà avvenire prima del 2024”. Sono le parole che arrivano dall’assessore ai lavori Pubblici del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni, intervenuto ieri sera in consiglio comunale dopo le richieste di chiarimento presentate da alcuni consiglieri.
Intanto le polemiche non hanno fermato la votazione consiliare: con 18 voti a favore 13 contrari e 1 astenuto è passata la maxi variazione al bilancio.
Proprio sul fronte più caldo della polemica, la vicenda che riguardala volontà dell’amministrazione di finanziare una parte del nuovo Palasport con la vendita dei beni comunali, sono emersi nuovi dettagli. Per la vendita dell’ex orfanotrofio, l’edificio che si trova in via Tommaso grossi a Como e che rappresenta la parte più cospicua del finanziamento (9 milioni sugli 11 dal piano alienazioni), mancherebbero all’appello dei documenti.
“È stata avviata la procedura per l’affidamento degli incarichi per le questioni catastale e di attestazione di prestazione energetica ed è già stata inviata alla soprintendenza la richiesta di pronunciamento di interesse culturale al fine dell’alienabilità – ha detto l’assessore al patrimonio di Como, Francesco Pettignano – Siamo ancora in attesa di riscontro”.
Dure le reazioni dell’aula. “Depositeremo un’altra mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Gervasoni – ha annunciato il consigliere Alessandro Rapinese (Lista Rapinese Sindaco) – L’amministrazione sta truffando i cittadini comaschi. Possiamo approvare un bilancio nel rispetto della progettualità effettiva non si può giocare d’azzardo. State buttando fumo negli occhi nelle persone. Manca anche la certezza che degli immobili siano alienabili”.
“Ricordo alla maggioranza che il programma elettorale al punto 15 parla della valorizzazione del polo sportivo di Muggiò – ha detto Pierangela Torresani del gruppo misto – Mi chiedo come mai arriviamo a oggi a fine mandato e definiamo una progettazione nel 2024?”.
“Questa amministrazione se non provvede a muoversi non lascerà nessun miglioramento alla città – ha commentato Vittorio Nessi di Svolta Civica – Le affermazioni scritte sul bilancio che si sa sono solo affermazioni apparenti”.
Duro l’affondo del consigliere di Fratelli d’Italia Mario Gorla in primis sul bando annullato per i lavori di bonifica dell’are Ticosa: “A oggi il consiglio comunale non è stato ancora aggiornato sull’accertamento delle responsabilità dell’evidente errore commesso da qualcuno”. Poi sul Palapsort aggiunge: “Sarebbe stato più corretto dire “non lo facciamo” ma non si poteva dire perché lo voleva fare una parte della maggioranza”.
“Stiamo agendo con un atto amministrativo in regola. L’intento dell’amministrazione è arrivare in fondo e dire noi il palazzetto lo facciamo – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo – Abbiamo messo mano alle scuole, un’esigenza primaria”.
Infine Stefano Fanetti, capogruppo del Pd: “Il silenzio del sindaco è la cifra di questa amministrazione. Un’amministrazione senza direzione. Anche questa variazione ripete le solite promesse dove nulla si è mosso”.