Zona bianca, gialla, arancione, rossa. Da mesi non facevamo i conti con i colori delle Regioni, che stabiliscono i livelli di rischio e, automaticamente, fanno scattare regole e restrizioni conseguenti. Al momento l’unica Regione gialla è il Friuli. Tutta l’Italia è bianca. Ma dato che si ipotizzano imminenti passaggi in gialla, è bene capire quali sono i parametri che regolano i colori e le misure anti contagio. Si parla molto dell’incidenza di casi (misurata sempre sui 100mila abitanti), ma non è questo l’unico parametro a stabilire la fascia di rischio.
ZONA BIANCA
Partiamo dal livello più basso. Una Regione resta in zona bianca se l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Se l’incidenza supera quota 50, la Regione resta comunque bianca se l’occupazione dei posti letto Covid non supera il 15% del totale e l’occupazione delle terapie intensive Covid non supera il 10%.
ZONA GIALLA
La Regione diventa invece gialla quando i posti letto Covid occupati superano il 15% e le terapie intensive occupate superano il 10%, con un’incidenza dei casi superiore a 50. Se l’incidenza settimanale supera i 150 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta comunque gialla, a patto che i posti letto Covid occupati siano inferiori al 30% e le terapie intensive Covid occupate inferiori al 20%.
ZONA ARANCIONE
Se, oltre all’incidenza, vengono superati i parametri ospedalieri del 30% e 20%, la Regione diventa arancione.
ZONA ROSSA
Con un’incidenza superiore ai 150 casi e un tasso di occupazione ospedaliera di pazienti Covid del 40% sui posti ordinari e del 30% delle terapie intensive, la Regione diventa rossa.