Il Sant’Anna riattiva la terapia intensiva Covid dopo mesi senza ricoveri di pazienti in gravi condizioni. Tra i primi, sette degenti in cura nel reparto di San Fermo della Battaglia, cinque sono persone non vaccinate e la più giovane tra queste ha 47 anni.
L’Asst Lariana ha riattivato la terapia intensiva il 3 dicembre scorso, come previsto dalla riorganizzazione prevista a livello regionale per fronteggiare l’aumento dei contagi. Dei sette pazienti attualmente ricoverati al Sant’Anna, due sono residenti nella provincia di Como e gli altri provengono da Lodi, Varese, Legnano e Monza.
“Dei sette pazienti che sono ricoverati – spiega il primario di anestesia e rianimazione 2 Andrea Lombardo, da cui dipende la terapia intensiva Covid – cinque non hanno effettuato alcuna vaccinazione anti Covid. Gli altri due hanno ricevuto le prime due dosi. Voglio sottolineare questo dato perché è evidente che l’unica possibilità per rallentare e invertire l’andamento dell’epidemia è il vaccino, unito a comportamenti corretti: distanziamento sociale, utilizzo della mascherina e lavaggio delle mani”.
Il paziente più anziano ricoverato in terapia intensiva al Sant’Anna ha 74 anni e il più giovane, non vaccinato, ha 47 anni.
Complessivamente l’ospedale Sant’Anna ha in carico 66 pazienti Covid. Nei prossimi giorni, l’ospedale di Como, in base al piano regionale, potrebbe aumentare i letti a disposizione in terapia intensiva. “Al momento Regione ci ha chiesto l’attivazione di otto posti letto per il ricovero dei pazienti Covid – conclude Lombardo – Se l’andamento epidemiologico dovesse peggiorare è possibile che si debbano aprire altri posti letto”.