Produzioni florovivaistiche a Como e Lecco a rischio per l’aumento record dei costi dell’energia. Secondo Coldiretti, i rincari hanno reso insostenibili i costi di gestione di molte serre e questo potrebbe danneggiare produzioni tipiche del periodo sul Lario, dalle primule ai ciclamini.
Il caro bollette, secondo Coldiretti Como e Lecco, ha un doppio effetto negativo, perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e aumenta anche i costi delle imprese agroalimentari in modo particolarmente rilevante col perdurare del freddo e dell’inverno.
L’allarme
“L’impennata dei costi energetici – metano, gasolio ed elettricità – ha ora un impatto molto pesante sulle produzioni in serra” denuncia Roberto Magni, florovivaista e membro di giunta Coldiretti Como Lecco. “In particolare, in questo momento, sono a rischio quelle di ciclamini e primule, oltre che delle piante verdi da interni che, per l’intero loro ciclo produttivo e l’approntamento alla vendita, necessitano che si mantengano determinate temperature in serra. A breve avremo più precisa cognizione degli effetti dei rincari in bolletta sulle produzioni di inizio primavera”.
Le conseguenze dei rincari
I rincari dell’energia, “preoccupano molto le imprese perché si vanno ad aggiungere agli aumenti che stanno colpendo in maniera generalizzata le materie prime necessarie alla produzione e al packaging. Una situazione che, più in generale pesa sulla programmazione di tutti i settori per la prossima stagione e che aggiunge incertezza al periodo già imprevedibile a causa della pandemia”.
La filiera compromessa
Il costo dell’energia – spiega la Coldiretti interprovinciale – si riflette su tutta la filiera agroalimentare e oltre alle attività agricole riguarda anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.
L’appello
Di fronte ad un’emergenza senza precedenti – conclude Coldiretti Como Lecco – serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.