Sentenza definitiva per l’omicidio di Hans Junior Krupe, il 25enne ucciso a coltellate il 16 giugno 2019 alla festa di Veniano. La Cassazione ha confermato la condanna a 14 anni e 2 mesi di Gabriele Luraschi, il papà di 49 anni di Fenegrò accusato del delitto.
Il delitto
L’aggressione mortale era avvenuta al campo sportivo di Veniano, davanti al figlio di 11 anni di Luraschi. Fatale per la vittima un colpo alla spalla, che ha reciso arteria e vena del 25enne, morto dissanguato nonostante i soccorsi immediati. L’aggressore era stato fermato poche ore dopo, nella sua abitazione a Fenegrò. Aveva riaccompagnato moglie e figli e aveva deciso di costituirsi, convinto di aver solo ferito il ragazzo. Ha sempre dichiarato di essersi sentito minacciato e di aver reagito per difendersi. La lite tra i due era scoppiata vicino alla fontanella del campo sportivo per alcuni schizzi d’acqua che avevano bagnato l’uomo.
La sentenza
La Cassazione ha confermato la condanna per omicidio volontario già inflitta in primo grado in Tribunale a Como e poi dai giudici d’Appello a Milano.
Il commento
“Chiaramente la sentenza non restituisce in vita un ragazzo ucciso a 25 anni – sottolinea Edoardo Pacia, che con Luigi Liguori rappresenta la parte civile – Certamente però cristallizza definitivamente il fatto che, contrariamente a quello che è stato sostenuto in chiave difensiva, non è stata né legittima difesa né la reazione a una provocazione. Almeno è definitivamente accertato che questa situazione è da riferire solo al comportamento di Luraschi, che ha avuto una condotta ingiustificabile rispetto alla situazione di base, uno schizzo d’acqua. Si chiude una pagina giudiziaria. Resta un’infinita tristezza ma almeno è chiaro come siano andati i fatti”.