Giro d’Italia al via. La “Corsa rosa” scatta domani da Budapest. La prima tappa porterà i corridori dalla capitale ungherese a Visegrad. Dopo tre frazioni in terra magiara, il giorno 10 la gara ripartirà dalla Sicilia, con il tracciato Avola-Etna Nicolosi. La conclusione il 29 maggio a Verona, come nel 2019, l’anno in cui il Giro ospitò la tappa da Ivrea a Como, vinta da Dario Cataldo dopo una lunga fuga. Nel 2022 non sono previsti transiti nel territorio lariano. La tappa più vicina, per gli appassionati che vorranno affrontare la trasferta in Valtellina, sarà la Salò-Aprica, in calendario sabato 24 maggio.
Per quanto riguarda i partecipanti, il ciclismo comasco sarà ben rappresentato. Ci sarà Davide Ballerini (numero 172) in lizza con i colori della Quick-Step Alpha Vinyl Team. Tra i suoi compiti, aiutare nelle volate Mark Cavendish (per lui già 15 successi parziali in questa gara) e puntare a qualche exploit di giornata, se ci saranno le condizioni.
Riflettori puntati, per la classifica generale, su Lorenzo Fortunato. Bolognese di origine, da anni si è ormai trasferito a Erba, dove vive la fidanzata Veronica. Si allena sulle strade del Lario e ama fermarsi al Museo del Ciclismo del Ghisallo, a scoprire ogni volta nuovi cimeli. Il portacolori della Eolo-Kometa (numero 101) lo scorso anno vinse la frazione del Monte Zoncolan ed è in ottima forma. Pochi giorni fa ha chiuso al secondo posto nella Vuelta Asturias in Spagna.
Tra i corridori più legati al nostro territorio c’è anche il già citato Dario Cataldo (numero 202) della Trek-Segafredo. Il ciclista di origine abruzzese vive in Canton Ticino e con il suo amico Vincenzo Nibali si allena quasi quotidianamente sulle strade lariane. Poche settimane fa, in diretta su Espansione Tv, ha donato la maglia 2022 al Museo del Ghisallo. Nel suo mirino – e non potrebbe essere altrimenti – la frazione Isernia-Blockhaus, con la conclusione sull’ascesa abruzzese.
L’esposizione permanente di Magreglio ha peraltro prestato una serie di cimeli al Museo Storico di Budapest, che rimarranno in Ungheria fino al mese di settembre.
Tornando al Giro d’Italia, c’è grande attesa per la battaglia per la maglia rosa e per vedere sulle strade, ungheresi e italiane, grandi firme del ciclismo. Sono tre, tra i corridori al via domani da Budapest, gli atleti che in passato hanno conquistato il Trofeo Senza Fine, assegnato al primo classificato. Sono Vincenzo Nibali (vincitore della Corsa Rosa nel 2013 e nel 2016), Tom Dumoulin (2017) e Richard Carapaz (2019).
Tra i principali pretendenti alla Maglia Rosa anche: João Almeida, Simon Yates, Miguel Angel López, Giulio Ciccone, Jai Hindley, Wilco Kelderman, Romain Bardet, Emanuel Buchmann, Pello Bilbao, Guillaume Martin, Bauke Mollema (vincitore del Giro di Lombardia 119 con arrivo a Como), Alejandro Valverde, lo stesso Lorenzo Fortunato e Tobias Foss.
Grande attesa per l’olandese Mathieu Van der Poel che farà il suo esordio nella Corsa Rosa. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2022, sul podio anche alla Milano-Sanremo di quest’anno, sarà uno dei nomi più importanti al via. Tra i tanti corridori che andranno alla ricerca di un successo parziale, oltre a Davide Ballerini, anche Attila Valter, che ha vestito la Maglia Rosa nel 2021, Biniam Girmay, vincitore della Gent-Wevelgem di quest’anno, e Diego Ulissi, che ha nel suo palmares ben otto frazioni della Corsa Rosa. Per quanto riguarda le volate, oltre che su Cavendish i riflettori sono puntati su Arnaud Dèmare, Caleb Ewan, Giacomo Nizzolo e Fernando Gaviria.