Identificate e denunciate 54 persone per un rave party non autorizzato organizzato la notte del 22 maggio scorso all’Alpe di Colonno.
Almeno un centinaio i partecipanti. Tende, impianto di amplificazione e di illuminazione, musica a tutto volume. Numerose le segnalazioni alle forze dell’ordine. La questura aveva disposto l’interruzione dell’evento e lo sgombero dell’area.
Gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri di Menaggio hanno impedito l’accesso di ulteriori partecipanti al rave, mentre la Digos ha convinto gli organizzatori, anche per non aggravare la loro posizione, a interrompere l’evento.
Al termine degli accertamenti sono state identificate e denunciate 54 persone, tra cui i sei organizzatori, tre italiani e tre svizzeri. Sequestrato l’impianto di amplificazione.
La divisione anticrimine della questura ha predisposto, per ogni denunciato, i fogli di via obbligatori dal comune di Colonno.
Gli organizzatori avevano cercato di evitare l’intervento delle forze dell’ordine pubblicizzando l’evento solo sui canali riservati e controllati dai ravers. Un manifesto sequestrato dalla Digos diceva: “se la questura non vuoi mobilitare e la pula non vuoi fare arrivare, l’info sui social non la postare, fatti furbo e in un altro modo falla girare”