Dalle violazioni nella contrattualizzazione o nella formazione dei dipendenti, fino a lavoratori in cassa integrazione in realtà impiegati in altre aziende, passando per cooperative intestate a prestanome. Sono alcune delle irregolarità riscontrate in estate dall’Ispettorato del Lavoro di Como. Irregolarità che, negli ultimi mesi, risultano particolarmente frequenti nei settori del turismo e dell’edilizia. Ed è un dato che colpisce nello scenario tracciato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco che ha presentato oggi il bilancio dei controlli svolti tra giungo e agosto 2022 in collaborazione con il nucleo tutela del lavoro dei carabinieri.
Il settore delle costruzioni
“Nel settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno dell’allungamento della filiera produttiva cioè c’è un ricorso alla catena dei subappalti estremamente lungo. Questo aumenta l’esistenza di ditte fittizie” spiega Alberto Gardina Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Como–Lecco. “Quando la filiera produttiva è così lunga, aumenta anche l’insicurezza e il rischio che i lavoratori vengano usati come mera manovalanza ma senza essere formata” e aggiunge “c’è un problema serio che riguarda soprattutto i lavoratori stranieri che vanno formati nella loro lingua”. E questo anche “al fine di limitare al massimo i rischi di infortuni sul lavoro” precisa Gardina che aggiunge quanto“all’incremento degli illeciti relativi al lavoro si colleghino anche i reati fiscali e tributari”. Negli ultimi tre mesi sono state 60 le imprese edili controllate il cui indice di irregolarità si attesta al 95,83% con un totale di 40 posizioni lavorative irregolari e 15 lavoratori in nero.
I dati
Per quanto riguarda invece il settore turistico-alberghiero, sono finite sotto la lente di ingrandimento 75 aziende e tra queste la percentuale di irregolarità è al 90,5%. Ma il quadro generale è più complesso. Le ispezioni sono state in tutto 204 e le posizioni lavorative irregolari accertate 219. Per l’impiego di lavoratori in nero sono stati emanati 40 provvedimenti di sospensione, mentre sono 12 quelli per diretta conseguenza di gravi violazioni in materia di sicurezza. Le persone denunciate all’autorità giudiziaria sono 92 di cui 83 per irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sul fronte dei provvedimenti amministrativi, le sanzioni sono state in tutto 78 per un totale di 109.000 euro.