Ultimo giorno a Como per il procuratore della Repubblica Nicola Piacente, che dopo sette anni lascia il palazzo di giustizia del capoluogo lariano per guidare la procura di Genova.
Le indagini che hanno fatto emergere reati legati alla sfera economica hanno segnato il lavoro della procura di Como in questi anni. Indagini che spesso hanno dato il via ad inchieste della Direzione distrettuale antimafia, che hanno evidenziato la presenza della criminalità organizzata sul territorio lariano.
“Per il suo benessere economico e la sua vivacità imprenditoriale i reati in materia economica caratterizzano questa zona”, evidenzia Piacente. “E’ una mafia che si è infiltrata nel territorio, che non ha caratteristiche violente – spiega Piacente – ma vive effettivamente di reati sintomatici non più di un’affermazione militare, ma di accumulazione di capitali. Questo ne fa un’organizzazione pericolosa anche sul piano imprenditoriale. Un’evoluzione della criminalità organizzata in criminalità imprenditrice”. “Nutro per la speranza e il convincimento che la comunità comasca abbia gli anticorpi necessari per individuare e isolare questa criminalità”.
Tra i momenti più drammatici che hanno caratterizzato il mandato del procuratore l’omicidio di don Roberto Malgesini. “Don Roberto ha costituito non solo un esempio ma un elemento sintomatico del fatto che la comunità comasca è anche una comunità capace di accogliere. E’ stato un esempio di solidarietà umana che spero rimanga in ciascuno di noi”, ha concluso Piacente.