Rapina, lesioni, utilizzo indebito di carte di credito, violazione delle norme sugli stupefacenti. Sono venti in totale i capi di imputazione contestati alla 47enne arrestata nel luglio scorso. La procura di Monza ha chiuso le indagini preliminari nei confronti della donna, originaria di Como, accusata di aver narcotizzato e poi rapinato una decina di uomini tra i 27 e gli 84 anni. Tra le presunte vittime anche un comasco di 67 anni. Per tendere una trappola alle vittime, la donna si sarebbe finta malata e avrebbe mentito sulla sua professione.
La donna, residente a Roncello, in provincia di Monza e Brianza, era stata arrestata nel luglio scorso dai carabinieri della compagnia di Vimercate. E’ in carcere a San Vittore dopo un periodo in ospedale.
Avrebbe utilizzato tecniche differenti per far cadere in trappola le sue vittime. Alcuni uomini sarebbero stati narcotizzati con benzodiazepina, un potente calmante ottenuto con ricette false e poi messo nelle bevande che lei stessa preparava.
Il comasco di 67 anni, tra le presunte vittime della donna, aveva conosciuto la 47enne su Facebook. Lei lo avrebbe invitato a bere qualcosa a casa e lui avrebbe accettato. Dopo aver bevuto sarebbe caduto in una sorta di torpore per risvegliarsi poi nella sua abitazione, senza più la collanina d’oro. Dopo alcuni giorni si sarebbe accorto anche del prelievo di denaro dal suo conto.
Le indagini della Procura di Monza sono state avviate nell’agosto 2021, quando un 83enne di Roncello era stato trovato dal figlio in casa in stato di incoscienza. Aveva detto di essersi addormentato dopo aver bevuto una camomilla con una donna che diceva di essere una benefattrice. In ospedale si era poi accorto di non avere più al collo la collana con alcune medagliette e la fede al dito. Tra le presunte vittime due anziani di Roncello, un 27enne trentino, un 51enne di Milano stordito con un drink consumato al cinema.