Solamente un treno su tre viaggia puntuale. Gli altri due sono in ritardo o soppressi. E in un mese, ottobre, la linea ferroviaria ha accumulato quasi tre giorni di ritardi.
Sono i numeri della tratta S11 Como-Milano, molto frequentata dai pendolari comaschi che ogni mattina raggiungono il capoluogo lombardo per studio o per lavoro. E che, ogni giorno, devono fare i conti con i disagi legati alla mancanza di puntualità dei treni.
Il conto è presto fatto: salire su un treno di Trenord della linea S11 significa, molto probabilmente, arrivare in ritardo a destinazione o non arrivarci affatto.
I numeri raccolti dal portale trenipendolari.it mettono nero su bianco il disagio dei viaggiatori.
Il sito raccoglie – sfruttando i sistemi informativi delle ferrovie – gli storici delle prestazioni delle linee ferroviarie.
Selezionando la linea S11 Como-Milano e limitando la ricerca al solo mese di ottobre, risulta che sulla tratta hanno viaggiato 1.224 treni.
Di questi, 686 – il 56%, oltre la metà – sono arrivati a destinazione in ritardo.
Altri 89 – il 7,3% – a destinazione nemmeno sono arrivati: sono stati infatti soppressi.
Solamente 449 treni, il 36,7%, sono arrivati in orario. Poco più di un terzo.
E se spesso in alcuni casi i ritardi sono di pochi minuti, in altri – tanti altri – passano il quarto d’ora. Un quarto d’ora e più di ritardo, peraltro su un tragitto di un’ora, significa perdere una coincidenza, entrare in ritardo al lavoro, saltare una lezione universitaria o mancare un appuntamento.
Nel mese di ottobre, la linea S11 ha accumulato complessivamente 4.285 minuti di ritardo. Sono più di 71 ore. Quasi tre giorni di ritardo. Ecco, il disagio dei pendolari riassunto in un unico, impietoso numero.