Cuore, fegato, pancreas, reni e tessuti. In un gesto estremo d’amore, i familiari di Alberto Tamagnone, il 29enne che ha perso la vita nel tragico incidente sulla via Varesina, hanno detto “sì” alla donazione degli organi. Il 29enne comasco salverà altre vite.
“Nel rinnovare il cordoglio e la vicinanza di tutta la comunità di Asst Lariana, vogliamo ringraziare i genitori, Guido e Cristiana, la fidanzata Guenda e il fratello Matteo. In un momento doloroso e difficile, con un atto di generosità e solidarietà hanno dato nuova speranza a chi era in attesa di un trapianto. Un gesto prezioso che ricorda a tutti l’importanza della donazione”. Attraverso una nota l’Asst Lariana ringrazia e si stringe attorno alla famiglia di Alberto.
Veterinario come il papà, con il quale lavorava a Como, Alberto Tamagnone viveva in città. Grande appassionato di moto, era in sella a uno scooter Piaggio martedì pomeriggio. Stava percorrendo via Varesina quando, per cause ancora da chiarire, all’altezza dell’incrocio con via Giussani, si è scontrato con un furgone. Nel violento impatto, Tamagnone ha riportato traumi gravissimi. Dopo le prime cure il motociclista è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Non ha mai ripreso conoscenza e ieri è stata dichiarata la morte del giovane. Una notizia che ha lasciato sgomenti i familiari e i tantissimi amici del giovane, che hanno sperato fino all’ultimo che Alberto potesse salvarsi.
“L’intervento – si legge ancora nella nota dell’Asst Lariana – ha richiesto un elevato livello di collaborazione tra professionisti di discipline diverse quali Terapia Intensiva, Coordinamento prelievo d’organi, oltre ai servizi e a tutto il personale impegnato nei casi di prelievo multiorgano (Radiologia, Laboratorio Analisi, Neurologia, Neurofisiologia, sala operatoria) e ai numerosi specialisti che si sono alternati nella valutazione del donatore”.