Con la ripresa dei flussi turistici post pandemia verso le mete estere e gli effetti della Brexit, che ha reso necessario il passaporto per recarsi nel Regno Unito, in tutta Italia si sta da tempo registrando aumento di richieste del documento. In provincia di Como, la crescita esponenziale delle domande, ha assunto dimensioni tali da richiedere interventi specifici.
Aggiunti due sportelli
Già da alcune settimane la questura di Como ha iniziato a incrementare la potenzialità dell’Ufficio passaporti.
Per far fronte all’attuale “emergenza passaporti”, aggiunti nuovi sportelli, passati da tre a cinque, per la ricezione delle istanze. Uno è destinato alle sole urgenze. Prolungati, inoltre, gli orari di apertura fino alle ore 16:30 nelle giornate di lunedì e mercoledì.
Gestione delle urgenze
Ogni giorno, dalle ore 14:00, prevista la possibilità di prenotare per la giornata successiva 30 casi urgenti. Urgenze che dovranno essere adeguatamente documentate così da garantire ai cittadini la possibilità di far fronte in tempo utile alla necessità impellente di partire. In questo caso il richiedente, dopo aver preso appuntamento tramite il sito passaportonline.poliziadistato.it, dovrà presentarsi l’indomani allo sportello con tutta la documentazione necessaria che giustifichi l’urgenza. Ad esempio un biglietto, una prenotazione o dichiarazione datore di lavoro.
Previsti, inoltre, degli “open day” nella giornata del giovedì, tradizionalmente di chiusura al pubblico. In queste giornate si rilasceranno i passaporti a cittadini già prenotati in date molto lontane e che potrebbero avere necessità ad anticipare l’appuntamento.
Infine i poliziotti dell’ufficio stanno provvedendo a contattare le persone che risultano avere un appuntamento tra alcuni mesi per offrire la possibilità di anticiparlo, qualora fosse necessario. Riducendo ulteriormente i tempi di attesa.
Le novità introdotte consentiranno di incrementare il numero delle istanze accettate quotidianamente. A pieno regime si passerà dagli attuali ventimila passaporti annuali rilasciati a più di trentamila.
Per rendere possibile la riorganizzazione il questore di Como ha spostato all’ufficio passaporti altro personale con il compito di smaltire in tempi brevi i carichi di lavoro.