(ANSA) – MILANO, 14 FEB – La procuratrice generale di Milano Francesca Nanni ha chiesto di confermare la condanna all’ergastolo e a un anno e mezzo di isolamento diurno per Alessandro Maja, 60enne interior designer che, nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022, uccise nella loro casa a Samarate (Varese) la figlia Giulia di 16 anni e la moglie Stefania Pivetta, 56enne, a colpi di martello mentre stavano dormendo, per poi tentare di ammazzare anche il figlio maggiore Nicolò, 21 anni, sopravvissuto. Nanni, in sostanza, ha chiesto di respingere la tesi difensiva che punta sul vizio parziale di mente. La difesa chiede, infatti, che venga effettuata in secondo grado una nuova perizia psichiatrica. Si è trattato di una "azione gravissima, cosa c’è di più grave di aggredire la propria famiglia e i propri figli?". La perizia psichiatrica "ci ha detto che di fronte a questa azione, il disvalore poteva essere compreso, è stato un fatto efferato, cruento e crudele". Il presunto disturbo di personalità invocato dalla difesa, ha aggiunto Nanni, "non è stato tale da far scemare la capacità di intendere e volere". (ANSA).