“Evitare che i fondi messi a disposizione da Regione Lombardia non vengano spesi”: questo l’intento emerso dall’audizione a Palazzo Pirelli, convocata per trovare una soluzione ai disagi causati a partire dal 2010 da una frana sulla strada di Scarenna, frazione di Asso. I massi che hanno invaso la carreggiata hanno interrotto il collegamento con Caslino d’Erba e da allora nulla è cambiato. La vegetazione nel corso degli anni si è ripresa i suoi spazi e il versante, considerato a rischio frane, non è più stato messo in sicurezza. Per raggiungere Scarenna si è costretti a percorrere la trafficata Valassina. La frazione, di 1.800 abitanti, rimane raggiungibile soltanto attraverso un ponte. Negli anni si sono susseguiti diversi progetti alternativi per il ripristino del collegamento. Uno di questi prevede una strada al fianco del fiume Lambro. Soluzione però osteggiata dagli ambientalisti. E il rischio ora è di perdere i fondi messi a disposizione da Regione Lombardia.
All’audizione hanno partecipato il presidente della Commissione Territorio, Jonathan Lobati (FI), i sindaci di Caslino d’Erba Marcello Pontiggia, di Asso Tiziano Aceti e di Canzo Giulio Nava e il presidente della Comunità montana Triangolo Lariano Patrizia Mazza. L’incontro, richiesto dal consigliere regionale comasco di Forza Italia Sergio Gaddi, ha visto la partecipazione anche dei consiglieri Anna Dotti (FdI) e Marisa Cesana (Lombardia ideale). “È stato un momento importante di confronto e di ascolto del territorio – ha dichiarato Lobati -. Ci sono a disposizione risorse molto cospicue da parte di Regione Lombardia, vorremmo che venissero utilizzate al più presto per risolvere questo annoso problema e auspichiamo l’accordo tra i Comuni”. Tutti i sindaci, come emerso, si sarebbero detti disponibili a vagliare la fattibilità del progetto di ripristino della vecchia strada, con le adeguate modifiche per la messa in sicurezza.
“L’obiettivo essenziale è la risoluzione di un problema che ormai si trascina da tempo – ha sottolineato Gaddi -. Auspico che non ci siano frizioni politiche, perché queste sarebbero oltraggiose nei confronti dei cittadini che attendono la soluzione al loro disagio”.
“Siamo soddisfatti di essere andati in Regione, ma c’è ancora tanto da lavorare – ha sottolineato Damiano Mercuri, portavoce del Comitato “Facciamo qualcosa per la strada di Scarenna” – Bisogna cercare di fare in fretta e chiedere una proroga dei fondi, che scadono a dicembre 2024. Terremo alta l’attenzione sul problema e auspichiamo che i sindaci trovino un accordo per arrivare a una soluzione”.