Un gesto volontario, magari una bravata sfuggita di mano oppure un errore accidentale. C’erano sicuramente persone all’interno del palazzetto di Muggiò, in via Sportivi comaschi, quando sabato scorso, nel tardo pomeriggio, è divampato un incendio che ha causato ingenti danni nella struttura abbandonata da oltre dieci anni.
Le immagini riprese dall’alto, con il drone, mostrano in modo evidente i danni alla copertura della struttura e nel locale all’interno del quale è divampato l’incendio. Nel magazzino, secondo i primi accertamenti, erano accumulati oggetti di ogni tipo e anche gomme e cerchioni. Proprio dove erano accumulati gli pneumatici potrebbe essere scoppiato il rogo. Le indagini sono ancora in corso, ma non ci sarebbero dubbi sulla presenza di una o più persone nel palazzetto, che si sarebbero poi allontanate quando si sono sviluppate le fiamme.
I primi ad intervenire sabato pomeriggio sono stati alcuni vigili del fuoco fuori servizio, che hanno poi chiamato i colleghi. I pompieri hanno lavorato con sette mezzi per spegnere le fiamme. In via Sportivi Comaschi sono poi arrivati gli agenti della polizia di Stato e della polizia locale di Como.
Il sindaco ha firmato un’ordinanza urgente, rimasta in vigore fino a questa mattina. Disponendo in via precauzionale la chiusura della strada davanti al palazzetto e chiedendo ai residenti nel raggio di 200 metri di tenere chiuse porte e finestre. Il provvedimento è rimasto in vigore 36 ore e non è stato rinnovato perché sarebbe scongiurato il rischio di inquinamento dell’aria o altri pericoli per i cittadini.
Si riaccende inevitabilmente la polemica sulla sicurezza della struttura, chiusa da oltre dieci anni ma chiaramente accessibile e senza alcun controllo. Una situazione analoga a quella della piscina distante solo pochi metri.