“Qui c’è una partita squisitamente tecnica e non politica. E’ arrivata una sentenza del Consiglio di Stato. Ho piena fiducia e pieno rispetto della Repubblica e della sua giustizia”. Futuro dell’asilo nido Magnolia di Como: nuovo round tra le famiglie e il sindaco della città Alessandro Rapinese, che ha ribadito come la questione ora, da politica, sia diventata tecnica e tutto si trovi nelle mani degli uffici comunali. “Adesso la pratica – ha detto Rapinese – è in mano all’avvocatura del Comune e al settore che sta elaborando la risposta tecnica e non politica all’ordinanza del Consiglio di Stato”.
Come è noto, il Consiglio di Stato a inizio luglio ha accolto il ricorso del Comitato genitori contro il Comune e ha dunque di fatto sospeso la decisione del sindaco e della giunta di Palazzo Cernezzi, che nel marzo scorso avevano decretato la chiusura della struttura in centro città, oltre che dell’asilo Coccinella di Monte Olimpino. Nelle scorse ore i rappresentanti del Comitato “Como a misura di famiglia” sono tornati all’attacco con una lettera aperta che chiede risposte in merito alle iscrizioni dei propri figli e “parità di trattamento” rispetto alle altre strutture comunali.
“Il Comitato – si legge nel documento – confida che a breve vengano date risposte rassicuranti alle molte questioni aperte in merito al Nido Magnolia”. Tra queste, in particolare, la conferma delle iscrizioni effettuate per il prossimo anno formativo, la continuità degli educatori e del personale presente nella struttura, la gestione del servizio mensa. “Confermiamo la volontà di sostenere con l’amministrazione un dialogo costruttivo – si legge ancora nella lettera del Comitato – e rinnoviamo la richiesta di un incontro”.