Metri e metri di coda. Riuscire a imbarcarsi su uno dei mezzi della navigazione per molti sembra un miraggio. Lo scenario si ripete da giorni, soprattutto in questo lungo ponte del 1° maggio, che chiude un ampio periodo di vacanza per molti, iniziato a Pasqua e proseguito con il 25 Aprile. Ma tra i turisti che attendono ci sono anche – sebbene ridimensionati in questi giorni di festa – lavoratori, residenti dei paesi affacciati sul lago che si spostano per piacere o, spesso, per necessità e che trovano blocchi ovunque: in strada, se si muovono in auto, e alle biglietterie, se scelgono il trasporto pubblico.
Per questo si torna a chiedere qualche agevolazione per chi vive e lavora sul territorio per evitare le lunghe attese. Dalla sponda comasca a quella lecchese le difficoltà sono omogenee. Anche da Varenna, ad esempio, arriva la stessa accorata preghiera perchè il turismo è certamente una risorsa preziosa ma una città turistica deve poter rispondere alle esigenze di tutti.
Il sindaco di Como: “Stiamo cercando soluzioni, ma devono essere sostenibili”
Ieri sera la segnalazione di una comasca al sindaco Alessandro Rapinese ha riproposto le problematiche. Si è spostata in giornata per recarsi a Bellagio e il rientro – ha raccontato – è stato un “delirio” per il numero di persone e per l’organizzazione di tempi e orari. “Sarebbe bello che il cittadino potesse avere qualche agevolazione – ha risposto il sindaco – Non nascondo che stiamo cercando delle soluzioni ma devono essere sostenibili”. Rapinese spiega anche di aver parlato con i vertici della Navigazione Lago di Como “Mi hanno relazionato riguardo a investimenti e ambizioni, contano di aggiungere un paio di imbarcazioni entro la fine dell’anno – ha precisato – il vero problema è che la città è un continuo richiamo e i numeri crescono costantemente. Anche nei mesi invernali meno gettonati hanno registrato un aumento del 5% rispetto al 2024 che già era stato un anno record”.