(ANSA) – ORVIETO (TERNI), 16 MAG – Ha denunciato ai carabinieri di Orvieto "di avere vissuto in uno stato d’ansia per l’invadenza ossessiva e sempre più pressante" della ex e per questo per l’uomo è stato attivato il codice rosso. I militari hanno poi arrestato la ventiquattrenne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Terni, per quelle che sono state ritenute reiterate violazioni della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex, considerato vittima di atti persecutori. L’uomo – riferisce l’Arma – appartiene alla categoria dei cosiddetti soggetti fragili. Dalle indagini è emerso che le sue abitudini quotidiane erano "profondamente cambiate", al punto da vedersi costretto a modificare i propri percorsi, a vivere nell’allerta costante ed a rinunciare anche alla serenità di una passeggiata nel centro storico. Secondo i carabinieri l’insistenza della donna è arrivata al punto da coinvolgere anche il suo nucleo familiare, fortemente preoccupato per l’incolumità e l’equilibrio psicologico del congiunto che a metà di aprile si è rivolto ai carabinieri di Orvieto. Le indagini hanno portato all’emissione nei confronti della giovane, da parte del gip, del divieto di avvicinamento. Pochi giorni dopo è stata però sorpresa dall’Arma nelle vicinanze dell’abitazione dell’ex e arrestata ai domiciliari. Ancor prima del rito direttissimo – ricostruiscono sempre gli investigatori -, la giovane ha disatteso nuovamente le misure imposte, evadendo in due occasioni e ha poi continuato ad ignorare le prescrizioni venendo nuovamente sorpresa nelle immediate vicinanze della persona offesa e, pertanto, arrestata in flagranza. Dopo l’ulteriore udienza di convalida, le è stato inasprito l’obbligo di firma, con presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno, misura rivelatasi però ancora una volta inefficace. E’ stata quindi disposta una misura più afflittiva e la ventiquattrenne è stata rinchiusa nel carcere femminile di Perugia. (ANSA).