Simone Inzaghi lascia l’Inter; in pole position per la sostituzione c’è l’allenatore del Como Cesc Fabregas. L’attesa era grande per la decisione del tecnico nerazzurro, che ha comunicato ai vertici del club milanese la decisione di andare in Arabia Saudita (QUI il comunicato ufficiale del club nerazzurro). Il tecnico piacentino guiderà l’Al-Hilal negli Stati Uniti al Mondiale per club: l’esordio il 18 giugno contro il Real Madrid.
Una scelta che riguarda direttamente anche il Como. Da tempo, ormai, anche prima della disastrosa finale di Champions persa dai nerazzurri, era stato ipotizzato l’arrivo in nerazzurro di Cesc Fabregas. Società che il tecnico spagnolo stima – non lo ha mai nascosto – e che gli consentirebbe anche di non cambiare vita, visto che, con la base degli allenamenti ad Appiano, Fabregas potrebbe mantenere la base sua e della sua famiglia in Canton Ticino.
Si tratta di vedere se Fabregas deciderà di accettare l’offerta del club nerazzurro o se scegliere di continuare a portare avanti il progetto di crescita del Como, di cui è stato un fondamentale pilastro in questi anni. Non mancano comunque le alternative: tra i nomi accostati all’Inter in questi minuti, Roberto Mancini, Christian Chivu, Roberto De Zerbi, Patrick Vieira e Francesco Farioli.
I dubbi di Fabregas
L’Inter è una squadra importante, ma Cesc Fabregas è parte rilevante di un progetto – quello del Como – che ha alle spalle una tra le proprietà più solventi del mondo, disposta a fare praticamente ogni investimento richiesto. Il tecnico spagnolo ha già detto di no, in Italia, alla Roma, alla Juventus (che gli offriva cinque milioni a stagione) e all’Atalanta (contratto da otto milioni di euro per cinque anno). Fabregas era anche la prima scelta del Manchester City in caso di esonero di Pep Guardiola e del Psg in caso di sconfitta nella finalissima di Champions.