La prossima settimana le pompe a dimora delle vasche sul Lungolago di Como dovrebbero essere attivate e iniziare a funzionare. La notizia tanto attesa è stata comunicata dall’assessore regionale Massimo Sertori, a fronte della situazione che la città sta vivendo negli ultimi giorni, con il lago a livello di esondazione e l’acqua che fuoriesce dai tombini e ha invaso la carreggiata davanti a piazza Cavour.
“Ho avuto rassicurazioni direttamente dal presidente di Aria che, a seguito delle procedure espletate, entro domani formalizzerà la richiesta di erogazione di energia. – spiega Sertori – Ho sentito anche A2A, alla quale Aria ha avanzato la richiesta, la quale ha assicurato che in pochi giorni sarà nelle condizioni di fornire energia. Pertanto, – continua l’assessore regionale – all’inizio della prossima settimana, le pompe posizionate all’interno delle vasche potranno innescare le fasi di collaudo, quindi essere attivate per la loro messa a punto e allo stesso tempo iniziare a svolgere la propria funzione. Continuerò a sollecitare, monitorare ed incalzare Aria e tutti i soggetti coinvolti, – conclude Sertori – al fine di rendere pienamente operative le fasi idrauliche progettate e realizzate che, come noto, hanno l’obiettivo di scongiurare disagi e allagamenti sul lungolago”.
I livelli del lago
Intanto, il lago ha superato la soglia di esondazione fissata a 120 centimetri e l’acqua continua a fuoriuscire dai tombini. Sul Lungolago sono impegnati gli uomini della protezione civile e le idrovore sono in funzione 24 ore su 24.
La prima corsia è chiusa da due giorni, ma le piogge delle ultime ore hanno peggiorato la situazione e l’acqua ora ha invaso una parte più ampia della carreggiata. Non sono più sufficienti neanche le passerelle pedonali posizionate all’altezza degli attraversamenti.
Questa mattina sul Lungolago, tra via Cairoli e piazza Matteotti, la polizia locale ha chiuso temporaneamente il tratto di corsia preferenziale dedicata ai bus di linea e ai taxi per far defluire meglio il traffico veicolare nell’ora di punta. Un provvedimento che gli agenti si riservano di adottare in caso di necessità.