(ANSA) – ROMA, 23 LUG – Resta a casa con la mamma e non dovrà andare in casa famiglia la bambina di Monteverde, la piccola di 5 anni affetta da una patologia rara per la quale si era mobilitato l’intero condomino del quartiere romano dove vive. "Accolgo con sollievo e commozione la decisione del Tribunale di Roma di sospendere il provvedimento che avrebbe imposto l’allontanamento della piccola Stella dalla madre, con l’intervento della forza pubblica. Una scelta che, almeno per ora, restituisce dignità e serenità a una bambina di cinque anni e a una madre che ha trovato nella solidarietà del suo quartiere la forza per resistere a una misura che appariva sproporzionata", afferma così in una nota l’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli. "Il caso di Stella, divenuto emblematico grazie alla mobilitazione silenziosa e determinata di un intero condominio a Monteverde, ci interroga come istituzioni e come comunità. Dobbiamo chiederci come evitare che siano le bambine e i bambini a pagare il prezzo di un sistema che, talvolta, sembra perdere di vista la loro reale tutela. Perché una casa famiglia non è un luogo neutro. È una scelta che dovrebbe arrivare solo dopo aver esaurito ogni altra possibilità, dopo aver valutato con rigore ma anche con umanità. Dove c’è una madre presente, se giudicata idonea; dove ci sono nonni, zii, legami familiari solidi; dove esiste una rete affettiva, lì deve esserci prima di tutto ascolto. L’ascolto della storia, della voce, dei bisogni autentici del minore". continua Lucarelli. "Oggi – conclude – festeggiamo un risultato che è il frutto della mobilitazione civica, della presa di parola di cittadini e cittadine che non hanno voltato lo sguardo dall’altra parte. Ma quante ‘Stella’ non hanno un condominio che le protegge?". (ANSA).