(ANSA) – ROMA, 01 SET – La spesa per libri scolastici nel 2025 è pari, per le scuole statali secondarie di primo grado, a un media di 190 euro l’anno. Per le scuole secondarie statali di secondo grado, si va dai 279 euro l’anno per i licei ai 167 euro per gli istituti professionali, passando per i 241 euro degli istituti tecnici (sono esclusi gli acquisti dei dizionari). La crescita dei prezzi dei libri scolastici rispetto al 2024 (listino su listino) è dell’1,7% per le scuole secondarie di primo grado, dell’1,8% per le scuole secondarie di secondo grado. Sono incrementi in linea con l’inflazione (1,7% a luglio 2025, dati preliminari Istat). Lo comunica l’Associazione Italiana Editori (Aie) sulla base dei prezzi di listino forniti dagli editori e sulla base delle adozioni deliberate dai consigli di classe. "Il tema del diritto allo studio e della sostenibilità economica per le famiglie della spesa per i libri scolastici è per noi editori centrale: è necessario venga affrontato sulla base di dati corretti – spiega Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo di Aie -. Riteniamo fuorviante, come è successo nell’ultimo mese, formulare analisi e lanciare allarmi sulla base di dati aggregati, e non verificati, dove la spesa per i testi scolastici viene annegata in un calderone che comprende anche zaini, quaderni, e molto altro ancora, con valori assoluti e incrementi percentuali anno su anno molto più alti di quelli riferiti ai soli libri e la cui variabilità è molto ampia e dipendente, tra le altre cose, dalla libera scelta di materiali griffati, o meno, da parte delle famiglie". Aie ricorda inoltre che l’inflazione cumulata nel periodo maggio 2021-maggio 2024 è stata pari al 14,7%, mentre i prezzi dei libri di testo dal 2021 al 2024 sono cresciuti del 7,5% per la scuola secondaria di primo grado e dell’8,2% per la scuola secondaria di secondo grado, ovvero la metà dell’inflazione. "L’incremento dei prezzi dei libri di testo è ben lungi dall’aver recuperato l’incremento inflattivo – spiega Riva -. Le imprese non possono farsi carico da sole di garantire il diritto allo studio per tutte e tutti gli studenti italiani ed è pertanto necessario un intervento pubblico lungo due direttive: la detrazione delle spese per l’acquisto a favore di tutte le famiglie, come già c’è per le spese per la salute, lo sport e gli animali da compagnia e una maggiore razionalizzazione ed efficienza del processo di distribuzione degli aiuti alle famiglie in povertà assoluta, fondi che devono arrivare ai beneficiari e farlo in tempi brevi". (ANSA).