(ANSA) – FIRENZE, 18 NOV – La cultura come forma di resistenza collettiva che prende forma, dedicando una parte delle poltrone a 62 vittime delle mafie. Questa l’iniziativa del Teatro Puccini di Firenze, oggi l’inaugurazione davanti a una platea di 600 studenti. Da Paolo Borsellino a Giovanni Falcone, da Rossella Casini a Libero Grassi, da Mauro Rostagno a Pino Puglisi, fino alle vittime della strage di via dei Georgofili, solo per citarne alcuni. La scelta è stata quella di individuare una serie di nomi simbolo in diversi ambiti: giudici, politici, giornalisti, scrittori, sindacalisti, esponenti delle forze dell’ordine e semplici cittadini. Ciascun posto ha un Qr code che rimanda a una pagina web con brevi cenni biografici del personaggio a cui è intitolato. L’elenco completo dei nomi delle vittime delle mafie, raccolto dall’associazione Libera, è invece valorizzato attraverso un’installazione di video mapping nel foyer del teatro. "Dedicare una fila alle vittime di mafia è il nostro modo per dire che la cultura non dimentica, che il teatro è un luogo di coscienza oltre che di arte", spiegano dal Teatro Puccini. Il direttore artistico Lorenzo Luzzetti sottolinea la volontà "che rimanga viva non solo la memoria di queste persone, ma anche la voglia e la forza di reagire e opporsi alle violenze, ai soprusi e alle corruzioni". Il progetto prevede anche la piantumazione, all’ingresso del teatro, di due ulivi, in una sorta di gemellaggio ideale con il Giardino della memoria di Capaci, Quarto Savona Quindici. Prima dell’inaugurazione gli studenti hanno assistito allo spettacolo ‘Il Paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi’, di Nicola Zavagli, con Beatrice Visibelli e poi ascoltato gli interventi di alcuni dei parenti delle vittime: i figli di Rocco Chinnici e Paolo Borsellino, rispettivamente Giovanni e Fiammetta, quindi Tina Montinaro, vedova di Antonio, capo scorta del giudice Giovanni Falcone, Sauro Ranfagni, cugino di Rossella Casini e Francesca Bommarito, sorella dell’appuntato Giuseppe.. La giornata si concluderà alle 21 con ‘Fiore di campo. La mafia non è musica’, con Luisa Impastato e la Nuova Orchestra Pedrollo. (ANSA).






