C’è una canzone degli Articolo 31 che si intitola 2030. Era il 1996, e J-Ax nel testo immaginava il mondo del futuro. Facciamo lo stesso sforzo di fantasia: andiamo avanti di 43 anni e immaginiamoci nel 2068.
Quanti anni avremo? Io 85, se mai ci arriverò. Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, avrà 92 anni, e forse sarà ancora sindaco. Il Como Calcio, di questo passo, nel 2068 potrebbe avere scudetti e Champions in bacheca.
E che ne sarà del Lago di Como, nel 2068? Prosciugato dai cambiamenti climatici e dalle orde di turisti? Spero di no.
Però ho una certezza. Nel 2068, raggiungere Menaggio sarà un gioco da ragazzi. Perché le auto – a pile, a benzina, a idrogeno, a bucce di banana, vai a capire come funzioneranno – a Colonno imboccheranno la nuovissima Variante della Tremezzina e in un batter d’occhio sbucheranno a Griante.
Una variante nuova di zecca, appena inaugurata. Nel 2068.
Già, perché sapete una cosa? Oggi in redazione abbiamo fatto un piccolo calcolo. Una provocazione, se volete. In quattro anni, dal 2021 ad oggi, della Variante della Tremezzina sono stati scavati 700 metri. Settecento metri in quattro anni. Considerando che mancano ancora più di sette chilometri e mezzo di galleria, a questa impressionante velocità la Variante della Tremezzina verrà conclusa tra 43 anni. Quindi, nel 2068.
Noi aspettiamo, e proviamo a sopravvivere. Gli abitanti del lago hanno meno pazienza di noi. O meglio: ne avevano a palate, ma gliel’hanno consumata tutta. Da vent’anni gli promettono questa variante. Ora, il cantiere – tra intoppi, ritardi, imprevisti, e lungaggini burocratiche – procede a rilento.
All’inaugurazione si sperava di finirlo per le Olimpiadi del 2026, ma era chiaro che l’obiettivo era irrealizzabile. Ora si parla, ottimisticamente, del 2028. Ma i dubbi sono forti. Speriamo che il nostro calcolo, il 2068, resti una provocazione. E speriamo anche che il futuro non ci porti le macchine volanti. Altrimenti, nelle gallerie della Variante della Tremezzina, quando mai sarà pronta, ci giocheremo a pallone.
